PRODUZIONE DI DATTERI, ZONE FRANCHE ED ENERGIA SOLARE IL POTENZIALE D’INVESTIMENTO NEL SUD DELLA LIBIA
PRODUZIONE DI DATTERI, ZONE FRANCHE ED ENERGIA SOLARE IL POTENZIALE D’INVESTIMENTO NEL SUD DELLA LIBIA.
La mappa degli investimenti per il sud della Libia includerà la nuova raffineria, le zone franche, il confezionamento dei datteri e i progetti di energia solare. Lo ha indicato il ministro dell’Economia libico, Mohamed Hwej, a margine di un incontro con i rappresentanti della regione meridionale, durante il quale sono state discusse le necessità, le opportunità e le risorse di sviluppo economico. Hwej ha confermato gli sforzi in corso per l’attivazione di un ufficio del Ministero dell’Economia nel Fezzan, per facilitare l’attuazione della Mappa degli investimenti nella regione meridionale della Libia che include l’istituzione di zone franche e progetti nei settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare.
È opportuno ricordare che la Libia è tra i produttori dei migliori datteri al mondo. Nel distretto meridionale di Al Jufrah il numero delle palme negli anni Trenta si aggirava sulle 88 000 unità. Oggi supera i tre milioni. Il 50% dei datteri prodotti nelle piantagioni irrigate provengono da Waddan, mentre la restante parte da Hun e Sokna. Zellah e Al Fugha sono oasi dove la produzione del dattero è più tradizionale. Gli appezzamenti privati nella regione meridionale sono di grandezza media: 6-10 ettari. In un ettaro si trovano circa 100 palme e ogni palma produce dai 40 fino ai 100 kg di datteri all’anno.
Secondo gli esperti, i datteri libici, confrontati a quelli reperibili nei nostri mercati, rappresentano un tripudio di gusto e biodiversità. Nel Paese nordafricano, infatti, si contano attualmente più di 400 varietà, delle quali un centinaio di interesse commerciale che hanno già attratto numerose aziende della vicina Tunisia. I libici possono fare molto per valorizzare la produzione del dattero, e già negli anni passati ha realizzato nuovi impianti di palme in varie regioni desertiche del paese, avviando progetti e scambi tecnico-scientifici, finalizzati al miglioramento genetico, colturale e biologico delle coltivazioni in ambienti aridi a beneficio delle comunità locali. Si ricorderà che queste aree sono particolarmente interessate dai fenomeni migratori, sostenere tali progetti porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro, a beneficio delle comunità locali, nonché nella gestione di flussi migratori.
Secondo quanto riferito dal Ministero di Tripoli, la mappa prevede inoltre opportunità di investimento per aziende specializzate nel confezionamento di datteri destinati all’esportazione con l’obiettivo di aprire ai mercati internazionali. Ha inoltre sottolineato che la regione meridionale è ricca di risorse naturali che offrono alle municipalità meridionali della Libia l’opportunità di avviare nuovi progetti.
Tra gli argomenti trattati durante le discussioni le misure e le procedure necessarie per stabilire e attivare il progetto della raffineria di Murzuq, previsto dal Ministero del petrolio e la compagnia nazionale National Oil Corporation (NOC), ed una serie di opere di manutenzione e sviluppo di infrastrutture nei settori dell’elettricità e dei trasporti. Il Ministero ha evidenziato che il deserto nel sud della Libia offre le condizioni ideali per implementare progetti ad energia solare che potranno essere realizzati in collaborazione con il settore privato locale e straniero.
Fonti di questo articolo:
Vanessa Tomassini (specialelibia.it)